Recensioni Metal 2025

In questo articolo trovate i link alle mie recensioni 2025 per True Metal, lo storico portale dedicato alla musica heavy, black, gothic, eccetera, che da quest’anno ha una rubrica in più: TrueMetal Underground.

Per leggere le recensioni complete basta cliccare sulle immagini dei dischi. Enjoy!

GRIMA – NIGHTSIDE

Sesto, attesissimo, album in studio per i Grima, ‘Nightside’ è un distillato di black metal atmosferico che riprende i temi cari alla band siberiana e li spinge all’estremo, in un disco che ha momenti rituali e passaggi epici, con melodie strazianti e apporti folk luminosi e, allo stesso tempo, melanconici.


KATATONIA – NIGHTMARES AS EXTENSION OF THE WAKING STATE

Nightmares as Extensions of the Waking State’, infatti, prosegue per gemmazione da ‘Sky Void Of Stars‘(Napalm Records, 2023) ed è un lavoro che sembra segnare un passaggio ulteriore verso un dark prog-metal più intimista e, a tratti, imprevedibile


NOTTURNO – OUR

Terzo capitolo di una trilogia iniziata con il debut album ‘Obsession‘ (2022) e proseguita, sempre via Hypnotic Dirge Records, con ‘Inside‘ (2023), ‘Our‘ di Notturno è un disco che riconferma lo stile inconfondibile di Sabelli, capace di esplorare le più oscure sfumature delle emozioni umane e tradurle in sonorità ricche di pathos.


I COLORI DEL BUIO – THEY LOVE YOUR FEAR

They Love Your Fear’ offre una visione articolata dell’immaginario letterario e cinematografico che accompagna ispirazioni musicali, se vogliamo, classiche del genere – Black Sabbath, Paradise Lost, Moonspell – eppure venate di originalità, soprattutto grazie a una rilettura in chiave black di certi intermezzi, alle ispirazioni a famose colonne sonore, alla densità delle linee di basso e alla voce baritonale di Burani che mantiene una bella (e rassicurante) linea gothic, elementi, questi, capaci di creare atmosfere inquietanti ma variegate, che non appiattiscono il discorso sonoro verso barocchismi eccessivi o citazionismi troppo smaccati.


A TEAR BEYOND – AFTERTHOUGHT

L’ultimo album, ‘Afterthought’ (2025, Autoprodotto/Hypnoise Recording Studio), da un lato riprende alcuni nuclei nevralgici dei lavori precedenti con ‘Deliverance‘ (‘Forgivness‘ da ‘Maze of Antipodes’) e ‘Lullaby For My Grave‘ (‘Beyond’) dall’altro, essendo un “Quarto Atto ideale” di una tragedia dai toni shakesperiani quale è la vita, dipana il filo narrativo che A Tear Beyond continua a tessere intorno alle tematiche dell’amore come forza immane, irresistibile, creativa e distruttiva, foriera di introspezione e conoscenza dei più oscuri anfratti umani.


PARADISE LOST – ASCENSION

Dalla fine degli anni Ottanta a oggi, da ‘Gothic‘ (Peaceville, 1991) – che nell’underground metal tracciò un solco indelebile, rappresentando un vero e proprio turning point, e diede il via al sottogenere gothic metal (d’accordo, insieme a altri…) – ispirando diversi artisti, nonché contribuendo alla nascita di band come i Katatonia, passando attraverso pietre miliari del genere quali ‘Icon‘ (Music For Nations, 1993) e ‘Draconian Times‘ (Music For Nations, 1995), fino a quell’altro capolavoro di oscurità che è ‘Obsidian‘ (Nuclear Blast, 2020), il quintetto originario di Halifax ritorna con l’attesissimo ‘Ascension‘ (Nuclear Blast, 2025).


LETA – THE BLACK CAT

Originariamente un trio formato da Gabriele Tarantino (basso), Ilario Suppressa (chitarra) e Damiano Relli (batteria), i Leta nascono circa un decennio fa e prendono il nome da un “cunto” salentino dedicato alla famigerata Signura Leta, un fantasma che infesta i casolari di campagna. Per contenuti, infatti, la band è dichiaratamente horror e come stupirsene, visto che Suppressa è un ex L’Impero delle Ombre e Witchfield, nonché presente in Muffx e Hopesend, e Relli (Ghost of Mary) è un ex Burning Seas. Il risultato, musicalmente parlando, è un doom metal con apporti psichedelici/settantiani e ispirazioni che vanno dal blues al prog.


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