Penny Dreadful – Victor Frankenstein

Il titolo completo del romanzo di Mary Godwin Shelley è Frankenstein, o il moderno Prometeo (1818) perché, essendo la storia del dottore-alchimista (e non del mostro che poi nella fiction prende per estensione il suo nome) che sfida le regole della Natura e riesce a creare una creatura vivente da un cadavere, richiama a buon diritto il mito classico di colui che rubò il fuoco (la scintilla della conoscenza) agli dei (Prometeo) per donarlo agli uomini e fu punito da Zeus con un supplizio tremendo.

Nel romanzo della Shelley Victor Frankenstein perde la madre in tenera età a causa della scarlattina, nella serie di Logan, invece, la donna muore di tisi, tuttavia le conseguenze sono le medesime: Victor non accetta la morte e consacra la propria esistenza alla ricerca di un sistema per vincerla.

Infine, lo trova e la Creatura sorge dall’acqua del bagno alchemico come da un ventre artificiale, nuda e confusa, e lo chiama “padre”. Ma Victor, che un padre non l’ha più (o forse non l’ha mai avuto) e non crede nemmeno a un dio che possa prenderne il posto, reagisce male e abbandona il “figlio”, provandone disgusto.

Harry Treadaway / Victor Frankenstein – img originale di Jim Fiscus 
Copyright: 2014 SHOWTIME

Tutto questo, nel serial, veniamo a saperlo solo dopo, quando Victor ci riprova e nasce Proteus, il secondogenito, una creatura gentile, legata al proprio Creatore da profondo affetto (ricambiato, questa volta) e che prende il nome dal personaggio di una commedia shakespeariana, I due gentiluomini di Verona, dedicata proprio al tema dell’amicizia.

Non fosse che l’Altro, il mostro primogenito e doppio oscuro di Victor, l’abbandono non l’ha proprio mandato giù e – novello Caino – ritorna per inchiodare il “padre” alle proprie responsabilità, uccidendo il fratello e pretendendo che gli si trovi una moglie.

È così che per Victor Frankenstein – già reclutato da Sir Malcolm per studiare in maniera scientifica il vampirismo e premunirsi nel caso, una volta ritrovata, Mina debba essere curata dal morbo – inizia il supplizio ed egli diviene vittima di varie ossessioni che lo condurranno all’abuso di morfina: la Creatura che pretende una compagna lo perseguita come il rimorso per aver osato troppo, racchiuso nel verso dell’Adonaïs di Shelley: “No more let Life divide what Death can join together” con il quale il medico tenta di confidare i propri drammi al vecchio maestro Abraham Van Helsing.


L’interprete: Harry Treadaway
Nato a Exeter (UK) il 10 settembre 1984.
Attore televisivo, cinematografico e teatrale, ha al suo attivo partecipazioni ad alcuni lungometraggi come Brothers of the Head (2005), Control (2007) e The lone ranger (2013).
Prima di Penny Dreadful lo vediamo in film fantasy e horror come Ember – Il mistero della città di luce (2008), Cockneys vs Zombies (2012), nella serie TV Afterlife (2006) e in Honeymoon (2014).

FINE V PARTE.


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