Dalla Saga di Frithiof a John Milton, da Yeats e Blake a Oscar Wilde, ‘Varg I Veum’ (‘Lupo nel Santuario’), l’omonimo album di debutto del duo Policella / Mozzillo uscito via Swiss Dark Nights all’inizio di questo controverso 2024, ci proietta nell’immaginario di un Nord Europa mitico e di un Romanticismo inglese che, nella poesia, trova un’ispirazione per raccontare la dimensione dell’esilio.
‘Varg I Veum’ narra della perdita di contatto con il sacro, visto come dimensione prossima a dissolversi in un presente la cui cifra distintiva è la profanazione continua del naturale e dell’umano.
Temi complessi, associati a un tessuto musicale che, come un immenso arazzo campeggiante sul freddo muro di un salone medievale, si sviluppa nei mille racconti delle otto tracce selezionate per questo esordio.
Il disco è composto da un’alternanza vocale perfettamente amalgamata alle atmosfere evocative create dai synth e alle drum machine che segnano il passo marziale di chi deve combattere fino alla fine, ineluttabilmente e, nonostante questo, trova il coraggio per danzare e amare.
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