Ductape – Intervista

Dall’EP di debutto “Little Monsters” (2020), tre visioni sulla follia e l’assassinio, i Ductape – il duo post-punk turco formato da Çağla (voce + liriche+synth) e Furkan (chitarra + composizione musicale) – ne hanno fatta di strada.
I Ductape, infatti, hanno proseguito la loro ricerca musicale nel FL “Labirent” (2021), un disco nel quale sonorità e liriche diventano sensibilmente più gotiche, con il basso che sottolinea atmosfere oscure e venate di malinconia, seppure sempre sostenute da un synth che immette elementi freddi e da una chitarra che –come nella bellissima ‘Hata’ e nella successiva ‘Tuzak’, le uniche due canzoni in turco – offre sonorità ora tradizionali, ora squisitamente punk, queste ultime definitivamente recuperate negli ultimi due pezzi, ‘Mirror’ e ‘King’.

È dell’anno seguente il secondo FL, “Ruh”, sempre via Swiss Dark Nights, un disco che rappresenta una sorta di punto d’arrivo rispetto alle esperienze precedenti, remix, cover e live recording compresi, dove le liriche in turco sono ben quattro, la voce assume un colore introspettivo e la drum base osa di più, con il risultato di riuscire a inserire nella proposta musicale alcuni pezzi danzerecci che rendono l’atmosfera complessiva del FL ricca e varia.
“Ruh” apre le porte al presente, ovvero a “Echo Drama”, il loro terzo FL.

I Ductape, ricordiamolo, partono dalla scena underground turca come i She Past Away e, a loro volta, si confermano essere molto interessanti nell’attuale panorama post-punk / darkwave internazionale, talvolta afflitto da nostalgiche operazioni di recupero che immettono poco o niente di originale, motivo per il quale è stato davvero un doppio colpo di fortuna poterli intervistare brevemente prima di sentirli dal vivo, il 20 gennaio 2024 al Colorificio Kroen di Verona nell’ambito di Dance of Youth #32.


Per leggere l’intervista vai su Ver Sacrum: Ductape – Intervista e live report a Verona 20/01/2024


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